Affitti brevi: la Regione può limitare la durata della locazione turistica alle prime case

180 giorni massimi per la locazione di alloggi ad uso turistico nelle prime case. È quanto prevede una legge della Regione Val d’Aosta che ha ricevuto l’avvallo della Corte Costituzionale

Affitti brevi: la Regione può limitare la durata della locazione turistica alle prime case

Con la sentenza n. 94 depositata il 24 maggio, la Consulta ha infatti rigettato la questione di legittimità costituzionale avente ad oggetto la legge della Regione Valle d’Aosta 18 luglio 2023, n. 11 (Disciplina degli adempimenti amministrativi in materia di locazioni brevi per finalità turistiche), nella parte in cui fissa in 180 giorni la durata massima dell’attività di locazione degli alloggi a uso turistico costituiti da “camere arredate ubicate in unità abitative rientranti nella categoria di destinazione d’uso ad abitazione permanente o principale” (prima casa). La norma, secondo i Giudici, non concerne la disciplina della durata dei contratti di locazione turistica breve e, quindi, non incide sulla materia dell’ordinamento civile, riservata dalla Costituzione al legislatore statale.

Con la norma impugnata infatti, il legislatore regionale ha inteso concretizzare quanto già stabilito nella legge urbanistica regionale. La Valle d’Aosta, infatti, ha configurato come mutamento di destinazione d’uso dell’immobile, da abitazione principale (prima casa) ad abitazione temporanea (seconda casa), l’impiego di parti dello stesso (le “camere arredate”) a fini di locazione turistica breve per un tempo superiore a 180 giorni annui, ritenendolo corrispondente a un uso “non puramente occasionale e momentaneo”.

Il superamento della durata di 180 giorni non comporta comunque alcun pregiudizio per la validità e l’efficacia dei contratti stipulati tra i privati, che restano disciplinati dalle previsioni del codice civile.

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